Er porto de Tochio

Carissimi lettori,

Il feuleitton (o come si scrive) del nostro viaggio prosegue.

Stamattina, venerdi' 12, siamo andati al porto di Tokyo, ove c'e' il piu' grande mercato del pesce del mondo (o il secondo dopo quello di Ladispoli).

E' stato veramente un'orgia di colori e odori, e una vera manna per i gatti locali (ma ci saranno i gatti in Giappone? La Cina e'qua vicino...)

Potete qui vedere una foto fattaci da un Sampei locale su un trabiccolo che viene usato per il trasporto interno (questi aggeggi, che sfrecciano a velocita' inaudite, quando non ti investono ti schizzano pero' di acqua salmastra mista a sangue di pesce e forse anche a viscere di tamagotchi)..

Il clou di questa parte non e' stato tanto il luculliano pranzo a base di Irish stew... ehm.. dicevo abase di sushi sashimi e maki (servito dal Marrabbio locale -vedi sotto), quanto la fila di un'ora e mezza per entrare in questo micro-locale stretto in un angiporto.

La fila giapponese si dipana stile transenna invisibile: ergo, avete presente le file con la transenna per esempio ai parchi giochi? Ecco in Giappone fanno cosi' senza l'ausilio della transenna, cosi', ove in Italia ci sarebbe una ressa stile vortice che ti risucchia verso l'entrata con tanto di gomitate e sguardi in cagnesco, qui vi e' un dipanamento orizzontale della fila, con tanto di movimento stile granchio... Popolo indubbiamente superiore questi giapponesi.

Il pomeriggio ci si e' dedicati alla religione, con visite a templi buddisti e shintoisti, e un pensiero sempre saldo nel cuore per il nostro beneamato (...) Vaticano.

Ecco a voi, amanti dell'amore, uno scatto dei coniugi Rutelli-Morsetto al tempio di Asakusa

Alla prossima, e mi raccomando non perdete il racconto di domenica"DUE ITALIANI AL SUMO"!!!!!